Archivio per ottobre, 2006

Finito “It”

Posted in Senza categoria on 28 ottobre 2006 by campa100anni
 
"Se succede ancora qualcosa, qualunque cosa, farò le telefonate. Sarò costretto. Intanto ho le mie supposizioni, il mio riposo guastato e i miei ricordi… i miei dannati ricordi. Oh, e un’altra cosa: ho questo quaderno, no? Il mio muro del pianto. E qui siedo, con la mano che mi trema tanto da impedirmi di scrivere. Qui siedo in questa biblioteca deserta dopo l’ora di chiusura ad ascoltere gli scricchiolii negli scaffali immersi nell’oscurità, a sorvegliare le ombre assiepate intorno ai fiochi lumi giallastri, attento a che non si muovano… a che non mutino.
Qui siedo accanto al telefono.
Poso la mano su di esso… la faccio scivolare verso il basso… tocco i fori nel quadrante che potrebbe mettermi in contatto con tutti loro, i miei vecchi amici.
Siamo scesi nel profondo insieme.
Siamo entrati nel nero insieme.
Sapremmo uscirne se ci entrassimo una seconda volta?
Non credo.
Prego Dio di non doverli chiamare.
Prego Dio.
"
Mike Hanlon
 
Miiiiinchia capollavoooro…


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Il primo maglione della stagione

Posted in Senza categoria on 19 ottobre 2006 by campa100anni
 
Oggi per la prima volta dall’Inverno scorso sono col maglione.
Siore e siori, dopo sei mesi di assenza torna nelle vostre vite…
Ecco a voi: u friddu.
Un applauso, prego…
Papaparaparapapapara…

Intervento Old Style

Posted in Senza categoria on 16 ottobre 2006 by campa100anni
 
E’ da un pò che non faccio interventi a minchia di cane, cioè senza una vera ragione di esistere. Ultimamente recensioni su cd musicali o film, annunci di serate all’insegna di PES e cose cosi hanno assalito il blog (è tutt’ora in corso una causa penale per aggressione) e non c’e’ stato tempo per un intervento "vecchia maniera" del Lunedi mattina. Rieccoci qua. Ore 10.57, secondo seminterrato (o latu e surci) Salvo al lavoro (…), Giampà e Ancilu all’università (sorry, Giampà all’università e Ancilu alla facoltà Gunbound), Danilo in distribuzione. Se ne evince (il che fa guadagnare tre epunti, a differenza del epareggio che ne fa guadagnare solo euno) che mi ritrovo tutto solo in Office®. Se ne evince che curnutu io si ri quannu arrivavu è fattu un cazzu. Se ne evince che prima o poi dovrò pure cominciare. Se ne evince che di sicuro comincio poi. Vincono tutti, solo il Palermo abbusca cu l’Atalanta (l’Atalanta…).  D’altra parte se state leggendo queste righe (o se ve le tirate) non siete impegnatissimi manco voi, quinni un ci sucati ù brom brom e bafantoculu. A quanto pare starò quasi per tutta la settimana da solo, con il mio collega (bussola) che rientra solo Venerdì, Giampà ca s’aviss’arricampari sulu Mercoledì e Venerdì pomeriggio, e Ancilu che tra un Double Kill e un Aimbot non trova il tempo di lavorare.
 
Aspetti positivi:
– Ogni giorno prima di andare su gazzetta.it o tgcom.it non mi devo quartiare per vedere chi c’e’ dietro.
– Ogni giorno (come oggi) mi posso carr*iare da casa il mio bel cd carico di mp3 che mi fanno da sottofondo musicale a tutte le cosuzze che c’ho da fare.
 
Aspetti negativi:
– Ma che dù palle.
– A cu c’u’ ricu: "Oh, ‘nome’". Risposta: "Ouh?". Contro-risposta:"Suca".
– Quando suonano il campanello sbagliando perchè cercano l’ufficio accanto devo aprire sempre io.
– Quando pure i boss se ne vanno mi tocca pure rispondere al telefono e m’abbutta.
– Ma che dù palle.
 
Aspetti e speri:
– Che poi si avveri.
 
Mah, e comunque… Ieri siamo stati a cena al McDonald che era assai ca un ci javamu ed io sono riuscito a salire senza fare cadere la coca cola (mi è successo già due volte di allavancarla a terra) ma soltanto tenendo con una mano il vassoio e con l’altra il bicchiere, asinnò un c’era viarsu puru picchì tipu tri cristiani mi truzzaru u vrazzu quinni menu mali ca a tinni.  Che poi ieri forse da McDonald davano panini a gratìs picchì c’era un burdiallu assurdu. C’era pure una che veramente era assurda. Secondo me faceva la bottanazza ma proprio di mestiere. Si presenta con la gonna corta fino al collo, tutta truccatissima, e un vestito che faceva si che le tette fossero in bella mostra (vero è ca c’aviava un par’i minni ca pariava ca c’avia carutu u gabbibbo nno reggiseno, però figghia mia mi pari propriu na pulla). Però ru cuaippi…
Poi la deve finire la Gente di dire che da McDonald si mangia male. A mia mi piaci. Si ci miattinu a miarda cazzi, ma a mia mi piaci. Poi Panorama e Novella 2000 l’hann’a’ finiri ri farimi squilli. A proposito di squilli. Sabato sera verso le ore 1.00 m’arrivò uno squillo anonimo di un certo 388*******. Siccome mi siddia spirniciarimi, sarei grato a chiunque sia stato se mi dicesse chi è.  Ieri pomeriggio torneo di PES tra me, Manu e Giampà. Ha vinto Giampà. Chiuso il discorso. Manu mi purtò vinti puntati ri Simpsons a casa, e puru u Nero. Stamattina arrivato in ufficio mi sono accorto che c’avevo attaccato alla strappo della borsa il fermacapelli di mia sorella. Due osservazioni nascono allora:
 
– Me suaru sternata sa comu cazzu s’attacca i capiddi.
– Sa quanta strata mi fici cu stu cuasa ca pinnuliava e io un ni sapeva nianti. Bella fiura nnò 625…
 
Mi devo assolutamente comprare il lettore mp3 portatile perchè il lettore cd è diventato troppo ingombrante, e mi devo ancora più assolutamente comprare le cuffie nuove. Quelle che ho ora si sentono piano e da un lato solo. Immaginate quando sono in fondo all’autobus (mezzo di trasporto notoriamente silenziosissimo soprattuto in coda) che cerco di isolare la mente dai ripetuti:
 
– rumori del motore
– bordello dei ragazzi di scuola
– clacson fuori
– chiacchere della gente
– vari rumori ri pirita che possono sempre capitare
 
come avrete capito un sentu un cazzu, e sinceramente sta stuaria mi stuffò.
 
Stasera Del Piero cerca il gol n°200. Spirè.
 
Va beh, minni v’e’ che dubito mi paghino pi scriviri nnò blog.
Anche se non si sa mai però.
Cocchi buata c’u’ dumannu.
Anzi c’u’ va dumannu uara.
Aspè, sto tornando…..
….
….
….
"Skreeeeeek" – Rumore di porta che si apre.
"Tump-tump-tump-tump…" – Salvo sale i gradini.
"Driiiiiiiin" – Suona il campanello dell’ufficio del boss.
"Skreeeeek" – Si apre la porta del boss.
"Scusa, BEEEEEP, volevo sapere na cosa. Tu mi paghi per lavorare o per scrivere sul blog?" – Dialogo tra Salvo e il boss. Il nome del boss è stato oscurato per motivi di privacy.
"Che significa scusa?" – Il boss appare sorpreso.
"No, dico, siccome sto scrivendo sul blog invece di lavorare, volevo sapere se ti stava bene oppure non lo posso fare…" – Spiega Salvo.
"Che significa stai scrivendo sul blog? Da quanto?" – Chiede il boss afferrando delicatamente il marruggio che tiene dietro la porta.
"Boh, sarà mezz’ora ormai. Ma mica solo oggi. Lo faccio tipo ogni giorno. Ma se non posso la smetto, va…" – Spiega nuovamente Salvo.
 
— Vista l’ora e la fascia non protetta il seguito della conversazione è stato volutamente eliminato perchè zeppo di contenuti volgari e violenti. Sappiate solo che il boss ha fatto capire a Salvo che scirvere sul blog non fa parte del progetto. —
 
"SLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAM! CRASH! BUMP! TUMP! CRASH!PATATRACCHETE!" – Porta del boss che si chiude.
"Tump-tump-tump-tump" – Salvo scende le scale.
"Driiiiiiiiin" – Salvo suona il campanello.
"Se, a minkia" – Salvo si ricorda che in ufficio non c’e’ nessuno e che aveva quindi lasciato la porta aperta ed impreca.
*Catlank" – Salvo entra e chiude la porta dell’ufficio.
 
Sono tornato. Sono stato licenziato. Oggi è un triste giorno. Me ne vado.
Ciè…
 
*= Qui sono stato chiamato da su per finire una cosa (quindi a tutti gli effetti durante stu intervento ho pure lavorato), ed ho continuato dopo venti minuti. Solo per dire, va che non è ca ma minu tuttu u juarnu…
 

Dopo tre giorni “The Open Door” è arrivato a destinazione. Ora si che ci siamo…

Posted in Senza categoria on 9 ottobre 2006 by campa100anni
 
La prima impressione è stata un pò così… Molti lo avevano descritto una sorta di ritorno alle origini, quindi mi aspettavo cose in stile "So Close" o "Understanding". Alla prima nota di "Sweet Sacrifice" mi trovo subito spiazzato perchè mi pare molto un ritorno a "Fallen" bello e buono. Arriva "Call Me When You’re Sober" che già conosco, quindi non ci presto attenzione. "Weight Of The World" mi piace; si riaccende l’entusiasmo. Tocca a "Lithium" che ascolto un pò prevenuto perchè da molti descritta come forse la più bella canzone degli Eva. Bella è bella, ma secondo me "Understanding" resta su un altro pianeta rispetto a tutto il resto. "Cloud Nine" mi pare un pò una traccia anomala. Passa in fretta. Non mi ci soffermo. "Snow White Queen" mi piace parecchio, ecco che si riaccendono gli occhi. "Lacrymosa" mi lascia ancora un pò così, semplicemente me l’aspettavo diversa. "Like You"mi sembra una melodia ripetitiva e niente di eccezionale. "Lose Control" non mi piace. "The Only One" la ascolto col pensietro rivolto alle tracce appena passate. Sono un pò demoralizzato. "Your Star" non mi dice niente di che. "All That I’m Living For" parte subito sparata a mille e mi cade dal cuore subito. "Good Enough" mi trova col morale a terra e non riesce a catturare la mia attenzione. Tolgo così le cuffie sinceramente deluso dal primo ascolto dell’album che ho tanto atteso per vari motivi, e decido di non calcare la mano cercando di farmelo piacere per forza, sennò è peggio. Arriva Domenica, di mattina lo prendo e lo riascolto. Le cose vanno un pò meglio e credo di sapere perchè. Ormai so che NON è il ritorno alle origini che pensavo e cerco di aprire la mente a quanto di nuovo si presenta. Va decisamente meglio. "Sweet Sacrifice" mi piace. "Weight Of The World" mi piaceva pure prima e si riconferma. "Lithium" so già che è bella. A me in alcuni punti sembra più simile a "Breath No More" che a "My Immortal", ma comunque mi piaceva prima, si rafforza adesso.  Su "Cloud Nine" stavolta mi ci soffermo con attenzione e faccio bene perchè mi piace pure. E vai che recuperiamo. "Snow White Queen" la ascolto ancora meglio. Mi piace più di ieri. L’inizio è stupendo. Il proseguo pure. La ribattezzo "la migliore dell’album" e vado avanti. Arrivano "Lacrymosa", "Like You", "Lose Control", "The Only One", "Your Star", "All That I’m Living For" e "Good Enough" e siamo punto e da capo. Non mi sanno di speciale. Non mi colpiscono. Chiudo il secondo ascolto con un recupero netto rispetto al giorno prima, ma non è ancora abbastanza. Stavolta però mi impunto. Sto anche tre volte consecutive ad ascoltare le tracce dalla 7 alla 13, solo quelle, perchè devo trovare il passaggio decisivo, quello che mi fa drizzare le orecchie. Non arriva. Ci riprovo anche la sera. Niente, anzi meglio lasciar perdere per oggi perchè alcuni pezzi stanno pericolosamente diventando "monotoni". Altro riposo. Arriva Lunedì. Vado al lavoro. Durante i silenzi tra un tic e l’altro della tastiera penso ancora alla seconda metà dell’album. Quella che ancora non mi conquista. Comincio a canticchiare in mente quello che ricordo. Inizialmente poco. Poi a poco a poco viene fuori qualcosa… "Your Star" si insedia timidamente, affiancata da "Like You", seguita da "All That I’m Living For" e "Lacrymosa". E’ la volta buona. Stavolta lo sento. Arrivano le sette. Torno a casa. Afferro il cd e sfrutto il momento. Prendo il libretto e seguo i testi per non perdere neanche una nota. Credevo fosse la volta buona. Avevo ragione. Eccoli i passaggi magici. Li trovo in "Your Star", li trovo in "Like You" nell’esplosione di chitarra elettrica, in "Lose Control" al rientro dalla stessa. "Lacrymosa" finalmente mi parla. "The Only One" mi trascina. "All That I’m Living For" e "Good Enough" chiudono degnamente un cd che finalmente adesso riesco ad apprezzare. Ci ho messo tre giorni, ma adesso lo vedo chiaramente. Vedo cos’e’, di quanto è avanti rispetto a "Fallen" e di quanto è diverso ma in maniera positiva a quello che mi aspettavo. E’ vero, non ci sono ritorni a "So Close" o "Understanding" (due capolavori secondo me assoluti), ma la cosa non deve essere necessariamente un male. L’aspettativa mi stava fregando. Mi stava facendo passare sotto il naso un capolavoro di questo calibro. La prossima volta cercherò di sgomberare la mente da tutto quello che so. La svuoterò e mi isolerò. Il "voto di castità" stava per non servirmi affatto. La rinuncia ad ascoltare qualsiasi pezzo (tranne ovviamente CMWYS per ovvie ragioni) prima di avere il cd in mano proprio per evitare una cosa del genere stava rivelandosi un fallimento. Ho resistito. Ho ponderato. E adesso, se permettete, mi godo "THE OPEN DOOR" tutto maiuscolo.
Vi ho quasi raccontato un film, ma sono stati tre giorni intensi. Non potevo permettermi di lasciarmi sfuggire queste note.  Le ho acchiappate.
Ora me le tengo. 

La testa tra le nuvole

Posted in Senza categoria on 9 ottobre 2006 by campa100anni
 
Che cosa dice un file immagine strafottente al Photoshop? "Non mi importa…".

The Open Door – Riflessioni dopo il primo ascolto

Posted in Senza categoria on 8 ottobre 2006 by campa100anni
 
La prima impressione è stata: "non è un ritorno ai primi lavori…". Voglio dire una cosa a tutti quelli che mi dicevano: "Sì, è vero, è come quelli vecchi…": Non è che se non assomiglia a "Fallen" allora è automaticamente come i vecchi album.
"Evanescence EP" è "Evanescence EP".
"Sound Asleep" è "Sound Asleep".
"Origin" è "Origin".
"Fallen" è "Fallen".
"The Open Door" è "The Open Door".
Ogni album ha un suo stile, una sua musicalità secondo me non riconducibile a nessun altro. "The Open Door" ha un sound totalmente o comunque parecchio nuovo rispetto agli altri.
Ma passiamo ai commenti:
 
bello.
Indubbiamente mi è piaciuto e su questo punto si basa tutto l’intervento.
Belle le tracce, bella "Lithium" (anche se da qualcuno veniva descritta come "la canzone più bella degli Eva"… Credo francamente che "Understanding" resti sempre su un altro pianeta). Mi piace la musicalità (che brutta parola) dell’album. Alcuni brani le prime volte saranno difficili da ricordare, perchè magari non molto "melodici", ma col tempo arriveranno anche loro. Mi piacciono i diversi assolo di pianoforte. Mi piace la copertina. Mi piace il formato della confezione. Potevano inventarsi un altro font anzichè riproporre di nuovo quello di "Anywhere But Home", ma sticazzi. Lo devo riascoltare per avere le idee più chiare, per ora ho soltanto notato la "non somiglianza" con i lavori passati, ho più fatto caso a questo canzone dopo canzone, che alla canzone stessa. I prossimi ascolti, comunque, confermeranno certamente che è un cd che mi piace. Mi trovavo a canticchiare canzoni già al secondo ritornello (ovviamente sbagliandole totalmente perchè la melodia ancora non la so), cosa indubbiamente positiva. Forse l’unica pecca è che alcune tracce si somigliano un pò, per lo meno inizialmente. Poi ogni canzone va per la sua strada, ma all’inizio in alcuni casi si potrebbe confondere una song per un’altra. Questo album conferma ancora una volta che gli Eva non riescono ad essere identificati in un genere musicale; non sono rock, non sono metal, non sono gotici.
Sono gli Evanescence e basta.
Sono gli Evanescence e a me basta.

Pirati Dei Caraibi – La Maledizione Del Forziere Fantasma

Posted in Senza categoria on 5 ottobre 2006 by campa100anni
 
Come volevasi dimostrare…
Il seguito di un film spettacolare è altrettanto spettacolare…
Minkia lo sapevo che alla fine spuntava CAPITAN BARBOSSA! LO SAPEEEEEEEVO!!!!
Jack Sparrow è sempre più un mito, Orlando Bloom sempre più figghiu i cacata, Keira Knightley sempre più gnocca.
Vaffanculo per la fine che mi obbligherà a stare un altro anno in attesa, ma ne vale la pena di sicuro. Bellissimi gli uomini pesce, bellissimo David Jones, bellissimo il fatto che Commodoro ha Jack come capitano (suca), la scimmia non-morta, e tutto il resto…
Ci sta na picata la musica stile circo quando Orlando Bloom e la ciurma si "liberano" dalla palla, ma quando poi rotolano giù è troppo lolloso…
Troppo "cinematografico" il fatto che Jack cade da 2 Km e mezzo, di schiena e non si fa un cazzo; va bene che c’e’ l’erba, però…
Cmq film spettacolo, ora entriamo in stand by in attesa dell’ultimo capitolo: "A World’s End"…