Archivio per ottobre, 2010

Perchè a volte…

Posted in Senza categoria on 28 ottobre 2010 by campa100anni

…uno sguardo mancato fa più male di uno schiaffo.

Persone comete

Posted in Senza categoria on 18 ottobre 2010 by campa100anni

Il primo intervento vero sul blog del nuovo corso e’ un po’ triste, certamente un po’ malinconico. E’ una lode, un’imprecazione.

Le persone sono strane. A volte possono fare cose che sono difficili da spiegare. Ci sono persone che brillano. Brillano davvero. Non perche’ si vestono di alluminio. Brillano. Sprizzano luce e illuminano. Illuminano quello che hanno intorno, oggetti, luoghi e persone. Soprattutto luoghi pero’. Un posto puo’ sembrare bello un giorno e brutto il giorno dopo. Ma il posto non e’ cambiato. E’ sempre quello. La differenza e’ che prima c’era quella persona e il giorno dopo no. Le sedie, i tavoli, i muri sempre quelli sono. Ieri pero’ sembravano piu’ belli, guardandoli ti veniva in mente una battuta; oggi guardandoli ti viene in mente che sono vecchi e brutti. L’odore delle poltrone e’ sempre quello ma ieri era dolce, oggi e’ nauseante. E via dicendo, tutto cosi’. Perche’ manca la luce. Queste persone il piu’ delle volte non sanno nemmeno di illuminare. Non sanno che solo la loro presenza, il vederle intorno, il sapere che da un momento all’altro le puoi vedere venir fuori da dietro l’angolo, il sapere che “ci sono e basta” e’ cosi importante e puo’ illuminare cosi tanto tutto il resto. E il piu’ delle volte questa e’ proprio la chiave. La loro inconsapevolezza di essere speciali fa si che continuino ad esserlo. Se qualcuno glielo dicesse, se lo scoprissero, se lo capissero non sarebbe piu’ lo stesso. Forse cercherebbero di farlo di piu’ ma non sarebbe piu’ la stessa cosa. Non sarebbe piu’ il normale “corso della cosa” sarebbe stato alterato, in bene o in male non lo so, ma sarebbe diverso. E invece non lo sanno. E continuano a brillare che quasi non le puoi guardare che ti accecano. Queste persone somigliano alle comete. Somigliano alle comete perche’ come le comete illuminano il cielo. Il cielo di notte e’ buio, e’ nero. Ma quando ci sono loro e’ bianco. Non e’ un altro cielo, e’ sempre lo stesso ma adesso e’ bianco. Un secondo fa era tristemente nero e tristemente nero ritornera’ fra un secondo quando lei se ne sara’ andata. Ma adesso, “Adesso” e’ bianco, lucente perche’ c’e’ lei. E allora il primo intervento del blog del nuovo corso e’ una lode. E’ una lode alle persone comete che riescono senza saperlo a fare tanto, tantissimo veramente. Queste persone somigliano alle comete anche perche’, come le comete, sono rare. Rarissime. La cometa non puoi sederti fuori dalla finestra ed aspettarla, perche’ non sai quando passa. Non e’ una cosa che passa ogni giorno. Passano ogni cinquanta, cento, mille anche diecimila anni. Passano cosi’, mentre non te l’aspetti. Mentre guardi il mare vedi il bagliore, mentre leggi un libro vedi la luce. Arrivano e vanno via. Pum. Non si trovano in giro. Non ce ne sono molte, sono pochine a dir la verita’. Per trovarle ci vuole fortuna. Io sono stato fortunato. Qualche giorno fa ne ho conosciuta una. Ma non sono stato bravo. E l’ho persa subito. Ho alzato lo sguardo e non c’era piu’. Non sono stato bravo per niente. Proprio per niente. Bisognerebbe acchiapparle quando si puo’, invece niente. Pum arrivata; pum andata via. Ben mi sta direi. E allora il primo intervento del blog del nuovo corso e’ un’imprecazione. Verso di me e verso di me e basta. Certo un po’ anche verso il tempo, verso una serie di situazioni, verso qualcosa di astratto che troverei sicuramente se mi sedessi a contemplare ma in grandissima parte lo e’ verso di me. Ora io non so se voi ne avete mai vista una e poi l’avete persa subito. Se l’avete vista certamente non l’avete dimenticata e allora capite il perche’ di questo intervento. Se non l;avete vista allora probabilmente questo intervento lo condividerete quando e se vi capitera’. Io spero che vi capiti. Anche solo per provare com’e’. Pero’ spero che non la perdiate subito. Perche’ poi non vi resta altro da fare che ripensarci e basta e allora vi sentite tristi, certamente un po’ malinconici. Non avete niente da fare. Non potete tornare indietro e munirvi di “acchiappacomete”, non potete sedervi fuori dalla finestra ed aspettare. Perche’ non sapete quando passera’ di nuovo. Non sono cose che passano ogni giorno. Passano ogni cinquanta, cento, mille anche diecimila anni. E diecimila anni sono veramente tanto, ma tantissimo tempo. E poi, in fin dei conti, non e’ nemmeno detto che ripassino.

Ecco

Posted in Senza categoria on 16 ottobre 2010 by campa100anni

Qualche tocco qua e la, una testata nuova nuova e ora già va un pò meglio di before ❤

Cioè aspè…

Posted in Senza categoria on 16 ottobre 2010 by campa100anni

…e tutte le foto, le cose, le liste, gli elenchi? Ma vafanculu e ci rici ca caristi va.